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Sebastiano
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Soccorso Alpino

CONSIGLI UTILI

SOCCORSO ALPINO SELVA DI CADORE

Cosa fare in caso di bisogno:

In caso di necessità la chiamata di soccorso deve avvenire tramite il numero unico di emergenza  sanitaria  118  o tramite i numeri di soccorso specifici, comunicando con chiarezza queste informazioni:

1. Da dove si sta chiamando (specificando all’operatore che ci si trova in montagna o in grotta).

2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando;  il telefono non deve mai essere abbandonato (se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono venga lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare).

3. L’esatta località dove è ubicata l’area da cui si sta chiamando (Comune, Provincia o sicuramente un riferimento importante  di ricerca rilevabile sulla cartina).

4. La propria posizione se in possesso di  altimetro (opportunamente tarato) o GPS;

5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall’alto (pendio, bosco, cima, rifugio, ecc.).

6. Cosa è successo;

7. Quando è successo;

8. Quante persone sono state coinvolte nell’incidente.

9. Le proprie generalità (fondamentali).

10. Le condizioni evidenti  della/e persona/e coinvolta/e: difficoltà respiratorie, coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, ecc; .

11. L’esatta posizione del ferito (se seduto, se disteso supino, se disteso prono, se appeso, ecc).

È indispensabile rispondere in maniera completa alle domande dell’operatore che avvia l’intervento di soccorso e raccoglie dati fondamentali per l’ottimizzazione dell’intervento stesso.

CONSIDERANDO CHE L’INTERVENTO IN MONTAGNA PUO’ EFFETTUARSI CON O SENZA L’AUSILIO DELL’ELICOTTERO  E’ BENE INFORMARE L’OPERATORE IN MERITO A:

• Tempo impiegato a piedi dall’automezzo al luogo dell’evento;

• Condizioni meteo sul posto;

• Condizioni del terreno;

• Presenza di vento;

• Visibilità sul posto;

• Presenza nell’area dell’evento di fili a sbalzo, funivie, linee elettriche ecc. 

È fatto obbligo a chiunque intercetti una chiamata di soccorso avvisare tempestivamente la Centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico.

Alcuni consigli su come preparare un escursione in montagna:

Qualsiasi escursione in montagna, soprattutto se rientra in zone poco conosciute o addirittura ignote, va preparata per tempo e con scrupolo in modo da ridurre al minimo spiacevoli sorprese durante il cammino.

Di seguito come preparare un escursione in 7 mosse: 

1. Allenamento. Conoscere il proprio stato di allenamento senza sopravvalutarsi è la prima cosa da tenere in considerazione nella fase di scelta dell’escursione. La fatica, influendo negativamente sulla coordinazione dei movimenti, è la prima causa di infortuni (slogature e cadute accidentali).

2. Ore di luce a disposizione. Ogni escursione va scelta in base alle ore di luce disponibili. Come sappiamo vi è una notevole differenza di ore di luce tra estate ed inverno. L’orario della partenza non può prescindere da questo importante aspetto.

3. Alimentazione e sonno. Una buona colazione al mattino è importante ma lo è ancora di più fare un giusto carico di carboidrati (pasta, riso, cereali) la sera prima a cena. Dato che alimentazione e sonno vanno spesso a braccetto il mio consiglio è quello di non cenare troppo tardi in modo da andare a letto presto con lo stomaco non troppo pieno. Molte persone sottovalutano questi due importanti aspetti senza sapere che le performance fisiche, i riflessi, nonché le capacità cognitive sono strettamente legate alla qualità del sonno e a come ci si è alimentati nei giorni precedenti l’escursione.

4. Studio dell’itinerario. Un analisi preventiva dell’itinerario a tavolino con cartina alla mano aiuta ad individuare con precisione dove inizia il sentiero, i dislivelli da percorrere, le distanze, le pendenze del terreno ed eventuali punti di appoggio durante l’escursione.

5. Meteo. Consultare con attenzione le previsioni meteo almeno due giorni prima di partire per un’escursione aiuta ad evitare spiacevoli sorprese e a scegliere l’itinerario in base alle condizioni meteo previste. Fatta eccezione per i classici temporali di calore che possono manifestarsi durante l’estate anche in presenza di una certa stabilità atmosferica, le previsioni meteorologiche di oggi hanno raggiunto soprattutto nel breve termine (1-2 giorni)  un alto grado di attendibilità.

6. Preparare lo zaino. La preparazione dello zaino è un punto molto importante che non va sottovalutato. Esso va preparato in base alla lunghezza e all’impegno dell’escursione, alla stagione e al meteo previsto. Dentro lo zaino deve esserci tutto l’indispensabile e niente di superfluo. Dentro lo zaino non può mai mancare: giacca a ventoberrettoguantiricambio di biancheriaocchiali da solecrema protettivapila frontale alimentazione energetica (cibi leggeri e facilmente assimilabili dall’ organismo)liquidi di scorta (preferibilmente acqua con aggiunta di integratori salini) piccolo kit di pronto soccorsotelo termico coltellino accendino.

7. Calzature e abbigliamento. Scarpe basse da trekking o scarpone classico, pile leggero o pile pesante, giacca in goretex o Kway leggero, pantaloni corti o pantaloni lunghi la scelta è spesso delicata. Tuttavia se abbiamo seguito per bene i punti precedenti non dovrebbe risultare poi così difficile. In merito alla scelta delle calzatura (scarpone o scarpa bassa da trekking) voglio soffermarmi su una cosa: soprattutto ad inizio stagione i sentieri più in quota, possono risultare interrotti in più punti  da lingue di neve dura. Per evitare spiacevoli sorprese e trovarsi impreparati con calzature inadeguate è saggio informarsi preventivamente sullo stato del sentiero che vorremmo percorrere telefonando ai gestori dei rifugi della zona.


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